L’edificio, che presumibilmente risale al secolo XVII, in origine era l’Oratorio della Confraternita del Rosario. All’epoca del Governo Italico tale uso sacro venne soppresso per decreto del Vescovo di Rimini in quanto le condizioni dello stabile non erano ritenute adeguate allo svolgimento di funzioni religiose. Divenne quindi di proprietà del Comune di S.Giovanni in Marignano il quale lo utilizzò per dare ospitalità a vedove ed orfane che non avevano la possibilità di poter pagare un affitto. In seguito il Comune lo affittò a privati per gli usi più svariati tra i quali rimessa, legnaia e pelatoio di maiali.
L’ultimo affittuario fu l’avvocato Francesco Brilli il quale, nel 1821, lo trasformò a proprie spese in un teatro costituendo, nel contempo, la Compagnia dei dilettanti filodrammatici. Il teatro ospitò in quel periodo spettacoli di vario genere: marionette, saltatori di corda, esecutori di ginnastiche, conduttori di bestie feroci.
Nel corso della prima metà dell’Ottocento la passione teatrale a S.Giovanni in Marignano crebbe a tal punto che un nutrito gruppo di cittadini, con a capo l’avvocato Francesco Corbucci, decise di ristrutturare completamente lo stabile a proprie spese, formando così la Società dei condomini. Il progetto di restauro fu affidato all’architetto riminese Giovanni Benedettini il quale lo trasformò in un tipico teatro all’italiana, cioè con pianta a ferro di cavallo, struttura a “pozzo” con pareti traforate da palchetti e decorazioni artistiche eseguite dai pittori Angelo Trevisani e Antonio Mosconi di Savignano sul Rubicone. L’inaugurazione del nuovo teatro avvenne il giorno di capodanno del 1856.
Tra le innumerevoli compagnie che si sono esibite nel teatro di S.Giovanni citiamo la Compagnia d’arte drammatica Zago-Baldaniello nella quale debuttava l’attore Nino Taranto. Era il 1929. Altri avvenimenti da segnalare nel primo ‘900 sono: nel 1924 Nino Candiotti usò la sala per effettuarvi spettacoli cinematografici; nel 1932 il teatro prende momentaneamente il nome di Teatro Nazionale dell’Opera Dopolavoro e funzionò come cinematografo classificato di 4, categoria per la proiezione delle pellicole LUCE.
Nel corso della seconda guerra mondiale lo stabile fu abbandonato e, probabilmente anche per i danni subiti, decretato inagibile. L’Amministrazione Comunale nel 1974 iniziò le pratiche per un accurato restauro che fu affidato all’architetto riccionese Augusto Bacchiani. Il 12 settembre 1982 fu quindi inaugurato il nuovo teatro che si volle intestato al valente musicista marignanese Augusto Massari.
Il teatro è attivo per gran parte dell’anno con spettacoli teatrali, musicali e cinematografici.