Ordinato nell'aprile del 1754 allo scultore Domenico Toschini col bel ciborio di gusto "romanico"; e l'ancona in stucco, modellata l'anno prima da Pietro Martinetti in ornate forme rococò, per quanto riguarda l'architettura, e con una straordinaria raffinatezza plastica per quanto riguarda il pannarone e gli angioletti: di una grazia e di una naturalezza, di una semplicità e di una preziosità che li fanno apparire molto lontani (e assai più moderni) delle consimili composizioni bolognesi coeve. Al centro dell'ancona si trova un bel dipinto di Salvatore Monicillo raffigurante un miracolo di San Pietro: è una delle poche tele superstiti in Romagna – dove tuttavia aveva operato per diversi anni – di questo raro pittore siciliano.